mercoledì 1 dicembre 2010

GRASSO SU MAGRO - pittura a olio

Il termine "grasso su magro" indica che la percentuale di legante oleoso rispetto al diluente aumenta a ogni strato successivo di pittura bagnata su asciutta. Comprendere a pieno i motivi di questa pratica ed essere consapevoli dei numerosi fattori che la influenzano è importante. La pittura a olio asciuga grazie all'azione chimica dell'ossidazione. Dopo un certo numero di ore, la superficie esterna diventa viscosa, ma il colore è ancora mobile. Dopo uno o più giorni, la pittura si sarà rappresa in una pellicola gelatinosa asciutta al tatto che può essere coperta da ulteriori strati di colore, anche se potrebbe rovinarsi a causa di un'azione abrasiva prolungata o di un solvente. Dopo più di sei mesi, la pittura si sarà indurita in una superficie stabile e resistente. Durante queste fasi, lo strato di pittura si espande e si contrae leggermente. Se gli strati più magri che asciugano prima sono applicati sopra a strati ricchi di olio che asciugano più lentamente, i primi aderiranno e formeranno una pellicola asciutta e rigida prima che quelli sottostanti, più grassi, si siano stabilizzati, causando delle crepe dello strato magro nel giro di un anno.

PROCEDURA:
La tecnica del "grasso su magro" si combina perfettamente con il suggerimento di dipingere "spesso su sottile", poiché uno strato sottile asciugherà prima di uno con un impasto spesso. In genere le mani di fondo sono applicate con parsimonia, distribuendo la pittura diluita sulla superficie in modo uniforme per mezzo di pennelli dalle setole più dure, mentre gli strati successivi saranno più spessi e stesi con pennelli morbidi. In questo modo lo strato sottostante asciugherà sempre prima delle applicazioni successive. Mantenendo gli strati sottili grazie alla rimozione della pittura bagnata è possibile evitare un'eccessiva dipendenza da diluenti che potrebbero indebolire il colore.

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