mercoledì 8 dicembre 2010

CURA DEI PENNELLI - pittura a olio

Pulite bene i pennelli al termine di ogni sessione di pittura: prima su uno straccio, poi nell'acquaragia e infine in acqua calda con sapone. Spingete il sapone fra i peli, togliete il colore addensato sulla ghiera e sciacquate a fondo, ripetendo l'operazione fino a che non esce più alcuna traccia di colore. Spremete l'acqua in eccesso fra le dita, ricomponete la forma del pennello e lasciatelo asciugare all'aria poggiandoli distesi anzichè in verticale, per evitare che l'umidità entri nella ghiera e si stacchino i peli. (potete mantenere la forma dei pennelli tondi avvolgendovi intorno del filo a spirale, vedi immagine).



Non lasciate i pennelli in barattoli di acquaragia perchè le fibre potrebbero allargarsi e il rilascio di esalazioni nello studio aumenta. I pennelli non dovrebbero asciugarsi in una sessione di pittura; se li avvolgete in un sacchetto di plastica per limitare l'ossidazione, possono essere conservati per tutta la notte senza danni.

lunedì 6 dicembre 2010

FORME DEI PENNELLI - pittura a olio

Vi sarà necessario scegliere la forma del pennello in base al modo in cui intendete stendere il colore. I pennelli con punta piatta e piuttosto lunga sono molto adatti per coprire di colore ampie superfici, mentre i pennelli piatti più corti sono utili per trascinare il colore attraverso la superficie. I pennelli piatti a punta arrotondata lasciano tracce affusolate, mentre quelli rotondi vanno bene per i dettagli.

1. I PENNELLI TONDI
Sono i più tradizionali e hanno rappresentato il principale strumento per la pittura a olio nel corso della storia. Le fibre sono raccolte in un cerchio, curve verso l'interno. Un pennello tondo trattiene bene il colore e crea tratti tenui con terminazioni irregolari, ideali per la tradizionale pittura illusoria. Hanno un tratto morbido e sono particolarmente adatti per rifiniture e ritocchi. Nelle tecniche di pittura a olio (e acrilica) i pennelli a testa tonda hanno ormai spesso un utilizzo marginale.


2. I PENNELLI PIATTI
Trattengono bene il colore, ma le fibre possono separarsi facilmente nelle versioni senza setole se i pennelli non vengono conservati bene. I pennelli piatti sono utili per creare uno stile uniforme nella pittura 'alla prima', ma anche per creare una pennellata ad impasto con fusione irregolare (esempio, usati per 'tirare' i colori uno nell'altro con brevi pennellate a zig-zag). Quindi, come detto, sono adatti anche all'esecuzione di spessori (usati spesso combinati con la spatola); sono indicati per la creazione di fondi e per colorare ampie aree; perfetti per la tecnica delle velature. È un pennello, come si nota, molto versatile.


3. I PENNELLI CON SETOLE CORTE
Sono versioni ridotte dei pennelli piatti e vengono spesso utilizzati dai coloristi perchè possono creare tratti precisi per tutta la superficie. E' un pennello che si presta bene per la stesura, i ritocchi e fondi, specie se con colore diluito. È un tipo di pennello dotato di precisione, in quanto la testa corta gli conferisce più stabilità e rigidezza. Poichè non trattengono molto colore, possono essere utili per la sfumatura bagnato su bagnato e bagnato su asciutto.


4. I PENNELLI A LINGUA DI GATTO
Sono dei validi pennelli per usi generici, di forma vicina sia a un pennello piatto sia a uno tondo e con alcune qualità di entrambi. Il pennello a lingua di gatto crea un leggero tratto sottile e tratti lineari quando viene usato lateralmente. È adatto a ritocchi, finiture e velature di piccole dimensioni. Ha un tratto morbido, essendo arrotondato negli angoli e avendo il pelo con spessore sfumato verso la punta. Questa flessibilità lo rende utile per la rappresentazione di soggetti con linee morbide come indumenti e ritratti tradizionali.


5. I PENNELLI PER DISEGNATORI
Sono tondi e stretti con manico corto, generalmente di pelo di martora o nylon, utilizzati per i particolari nelle ultime fasi di un dipinto.


6. GLI SCROLLER
Sono pennelli tondi lunghi e stretti di pelo di martora o nylon, indispensabili per dipingere le linee sottili di rami, edifici, indumenti e così via. I liner sono pennelli da scrittura per uso simile, ma con punta a scalpello.


7. I PENNELLI A VENTAGLIO
Vengono utilizzati asciutti, senza essere caricati di colore, per unire (sfumare) due o più aree di colore bagnato in una sfumatura uniforme, oppure usati anche per rimuovere i tratti da un'applicazione di colore. Questo pennello è indispensabile per ottenere anche effetti a macchia e velature. Il tratto velato, striato o multiplo che è possibile ottenere è caratteristico di questo pennello.


8. I PENNELLI DA IMBIANCHINO
Vengono utilizzati per lavori di grandi dimensioni. Questi pennelli di buona qualità sono utili ed economici. Sono piatti con manici corti; sono disponibili anche pennelli da imbianchino tondi con manici più lunghi.

PENNELLI - pittura a olio

La sensibilità, l'espressione e la percezione dell'artista devono essere manifestate attraverso il pennello. La scelta del pennello influirà sullo stile e sulla finitura del dipinto, oltre che sulla velocità del completamento e sul piacere dell'artista.
Un pennello è formato da manico, ghiera e fibre. Un valido pennello per la pittura ad olio dovrebbe avere fibre resistenti, ben fissate e unite, una ghiera in metallo ben attaccata e liscia, e un manico resistente e lungo.


1. LA SETOLA DI MAIALE
E' la fibra più comune e utile per i pennelli per la pittura a olio, in particolare per superfici con trama marcata come le tele. Le setole durature hanno molta "elasticità" che consente loro di mantenere la forma; lo spessore delle fibre migliora la capacità di trattenere il colore. Il pennello di setole di maiale può rilasciare rapidamente molto colore su un'ampia area, quindi è perfetto per la 'mano di fondo' e tutti i lavori di grandi dimensioni. I pennelli di migliore qualità presentano un corpo rigido sotto una punta sorprendentemente morbida.


2. I PELI DI MARTORA
Sono utilizzati più spesso nella pittura ad acquerello, ma possono anche essere utilizzati nella pittura a olio. I peli sottili a punta fine sono perfetti per i dettagli, in particolare su superfici lisce come quelle di pannelli o metalli. I pennelli di pelo di martora tendono a trattenere il colore e non sono quindi l'ideale per spargere il colore a olio sulla tela.


3. I PENNELLI IN FIBRE SINTETICHE E DI PELO DI MARTORA
Costituiscono una variante più morbida e assorbente dei pennelli di nylon, ma le fibre potrebbero deteriorarsi in tempi diversi e staccarsi (vengono anche utilizzati peli di scoiattolo, di tasso e di bue, tutti con caratteristiche simili ai pennelli in fibre sintetiche e di pelo di martora).

4. LE FIBRE SINTETICHE
Costituiscono un'alternativa più economica ai pennelli di pelo di martora (per la pittura ad olio) ma con la stessa utilità. Tendono ad avere lo stesso spessore sottile dei peli di martora e la buona elasticità delle setole di maiale; se vengono conservati correttamente durano a lungo.


UTILIZZO PIU' APPROPRIATO

PENNELLI DURI O MORBIDI
Per stendere il colore su vaste superfici o molto denso, i pennelli più adatti sono quelli piatti di setole, piuttosto duri. Per delle superfici lisce e regolari o per dettagli delicati, oppure per stendere degli strati molto sottili, come nelle velature, sono invece più adatti i pennelli morbidi, fatti di pelo animale fine, come la martora o lo zibellino.

NATURALI O SINTETICI
I pennelli di pelo animale sono i migliori fra i pennelli morbidi. Tuttavia, c'è una alternativa più economica, per esempio i pennelli misti di pelo animale e di fibra sintetica, e quelli tutti sintetici. Sebbene questi siano, in complesso, soddisfacenti, non hanno l'elasticità di quelli naturali e, col tempo, perdono la loro forma. Perciò, a lungo termine, si dimostrano un falso risparmio. E' ovvio, allora, che sono più adatti per la stesura dei colori 'di fondo' o su superfici ruvide, dannose per i pennelli morbidi, riservando i pennelli di pelo naturale alle fasi delicate della pittura.

sabato 4 dicembre 2010

IMPASTO - Pittura ad olio

Il termine impasto si riferisce a un'applicazione di colore sulla superficie abbastanza spessa. E' spesso il risultato di approcci di pittura più modernisti. Il colore applicato con la tecnica dell'impasto tende ad attirare lo sguardo sulla superficie materica del dipinto e sulla propria tangibilità. L'impasto è usato per favorire gli effetti delle sfumature tramate e di colore spezzato. Quindi l'impasto è un'applicazione di colore, utilizzata spesso per effetti espressivi e materici.

I MATERIALI E LA PROCEDURA:
L'uso dell'impasto è in larga misura intuitivo e non pianificato, ma esistono metodi per aumentare la probabilità che si verifichino certi effetti. La pittura a olio tende ad appiattirsi quando asciuga, quindi può essere ispessita con sostanze inerti come cera, medium a base di gel, sabbia o segatura. In questo dipinto è stato usato il liquin come medium per creare una pittura corposa che asciugasse nello stesso tempo. Pennelli diversi contribuiscono in modo diverso all'effetto dell'impasto, e una spatola produce una massa compatta e piatta di onde sovrapposte dai bordi marcati.
Quasi tutte le pennellate sono state applicate con pennelli a lingua di gatto e piatti per la varietà di tratti che producono, ma gran parte della pittura è stata stesa con la spatola per ottenere l'effetto di impasto desiderato e facilitare la rimozione e la raschiatura della superficie della pittura.

mercoledì 1 dicembre 2010

GRASSO SU MAGRO - pittura a olio

Il termine "grasso su magro" indica che la percentuale di legante oleoso rispetto al diluente aumenta a ogni strato successivo di pittura bagnata su asciutta. Comprendere a pieno i motivi di questa pratica ed essere consapevoli dei numerosi fattori che la influenzano è importante. La pittura a olio asciuga grazie all'azione chimica dell'ossidazione. Dopo un certo numero di ore, la superficie esterna diventa viscosa, ma il colore è ancora mobile. Dopo uno o più giorni, la pittura si sarà rappresa in una pellicola gelatinosa asciutta al tatto che può essere coperta da ulteriori strati di colore, anche se potrebbe rovinarsi a causa di un'azione abrasiva prolungata o di un solvente. Dopo più di sei mesi, la pittura si sarà indurita in una superficie stabile e resistente. Durante queste fasi, lo strato di pittura si espande e si contrae leggermente. Se gli strati più magri che asciugano prima sono applicati sopra a strati ricchi di olio che asciugano più lentamente, i primi aderiranno e formeranno una pellicola asciutta e rigida prima che quelli sottostanti, più grassi, si siano stabilizzati, causando delle crepe dello strato magro nel giro di un anno.

PROCEDURA:
La tecnica del "grasso su magro" si combina perfettamente con il suggerimento di dipingere "spesso su sottile", poiché uno strato sottile asciugherà prima di uno con un impasto spesso. In genere le mani di fondo sono applicate con parsimonia, distribuendo la pittura diluita sulla superficie in modo uniforme per mezzo di pennelli dalle setole più dure, mentre gli strati successivi saranno più spessi e stesi con pennelli morbidi. In questo modo lo strato sottostante asciugherà sempre prima delle applicazioni successive. Mantenendo gli strati sottili grazie alla rimozione della pittura bagnata è possibile evitare un'eccessiva dipendenza da diluenti che potrebbero indebolire il colore.